
iArticolo revisionato dalla nostra redazione clinica
pubblicato il 24.06.2025INDICE
“Se sei bravo a fare una cosa, mai farla gratis…”
Heath Ledger
In ogni team di lavoro, al di là delle mansioni formali, ognuno assume un ruolo relazionale: chi prende decisioni, chi fa da mediatore, chi propone idee innovative. Ma questi ruoli non sono casuali. Sono fortemente connessi ai nostri tratti di personalità, e continuano a influenzarci anche fuori dall’ambiente lavorativo.
Lo dimostra uno studio pubblicato su Frontiers in Psychology da de Jong et al. (2019), che ha analizzato oltre 600 professionisti, individuando sei ruoli chiave che emergono nei contesti organizzativi. Comprendere il ruolo che assumiamo può aiutarci a migliorare la consapevolezza di noi stessi e a intervenire in modo mirato sul nostro benessere mentale e lavorativo, anche attraverso un percorso con uno psicologo online.
In questo articolo, esploriamo i profili individuati dallo studio e come la terapia online può supportare la crescita personale e professionale.
I sei ruoli psicologici nei team di lavoro: il legame con la personalità
Secondo lo studio di de Jong et al. (2019), ognuno tende ad assumere, anche inconsapevolmente, un ruolo psicologico all’interno del gruppo di lavoro, strettamente connesso ai propri tratti di personalità.
I ricercatori si sono basati sul modello dei Big Five, uno dei più riconosciuti in ambito psicologico, che descrive la personalità attraverso cinque dimensioni fondamentali (tra cui coscienziosità, estroversione, apertura all’esperienza).
Sulla base di queste dimensioni, sono stati identificati sei ruoli ricorrenti:
- Il realizzatore
Responsabile e orientato al risultato. Predilige l’organizzazione, l’azione concreta e l’efficienza. Fortemente legato alla coscienziosità. - L’esperta
Ama approfondire e condividere conoscenze. È associata a apertura all’esperienza e estroversione, ed è spesso una risorsa tecnica per il team. - Il presentatore
Coinvolgente, comunicativo, catalizza l’attenzione del gruppo. Tipico dei profili con alto livello di estroversione. - La guida
Attenta ai bisogni altrui, costruisce coesione e fiducia. È associata a una marcata amicalità. - La direttrice
Pianifica, coordina e prende decisioni. Mostra elevata estroversione e attitudine al comando. - L’ispiratrice
Visionaria e innovativa, propone soluzioni fuori dagli schemi. Ruolo spesso legato a forte apertura all’esperienza.
Perché conoscere il proprio ruolo aiuta il benessere mentale
Essere consapevoli del proprio ruolo nel contesto lavorativo consente di:
- Riconoscere punti di forza e limiti relazionali
- Ridurre i conflitti nel team
- Prevenire dinamiche di stress e burnout
- Rinegoziare il proprio spazio identitario in ambienti professionali complessi
- Sviluppare uno stile di comunicazione più efficace
Questo tipo di consapevolezza è centrale anche nella terapia cognitivo-comportamentale online, dove le dinamiche lavorative sono spesso al centro del lavoro clinico.
Quando il ruolo diventa una trappola: i rischi dell’identificazione totale
In alcuni casi, il ruolo assunto nel contesto lavorativo può diventare una gabbia:
- Il “realizzatore” che si sente in colpa se si ferma
- La “guida” che si prende cura di tutti, ma si dimentica di sé
- L’“ispiratrice” che fatica a concretizzare le sue idee
La terapia può aiutare a distinguere tra ruolo e identità, ridando spazio alla persona oltre la funzione. È un passo essenziale per ritrovare autenticità, equilibrio e libertà.
Domande frequenti (FAQ)
Come capisco che ruolo ho al lavoro?
Osserva cosa ti viene naturale fare nei gruppi e quali responsabilità assumi anche senza che ti vengano richieste. Le dinamiche ricorrenti possono rivelare molto.
Posso cambiare il mio ruolo professionale?
Sì. Attraverso un percorso di consapevolezza – anche in terapia – puoi rinegoziare il tuo ruolo, comunicare meglio i tuoi bisogni e modificare dinamiche consolidate.
La terapia online è efficace per le problematiche legate al lavoro?
Certamente. Il lavoro è parte integrante del nostro benessere. La terapia online offre uno spazio per elaborare difficoltà relazionali e stress lavorativi.
È sbagliato identificarsi troppo con il proprio ruolo lavorativo?
Non è “sbagliato”, ma può diventare disfunzionale. Se senti di essere solo ciò che fai, è utile esplorare il tuo senso di identità e recuperare altri aspetti di te.
Conclusione
Il modo in cui ci muoviamo nei gruppi di lavoro rivela molto della nostra personalità. Conoscere il proprio ruolo – e i tratti che lo sostengono – è il primo passo per costruire relazioni professionali più sane e vivere il lavoro in modo più autentico.
Se ti senti bloccato nel tuo ruolo o vuoi ritrovare un senso di equilibrio tra chi sei e cosa fai, un percorso con uno psicologo online può aiutarti a fare chiarezza e a costruire nuove possibilità, dentro e fuori l’ufficio.
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Bibliografia
- De Jong, N., Wisse, B., Heesink, J. a. M., & Van Der Zee, K. I. (2019). Personality traits and career role enactment: Career role preferences as a mediator. Frontiers in Psychology, 10.